Le soap d'antan dei "Tudors" e dei "Borgia"

Dopo il successo della recente serie tv di Michael Hirst "I Tudors", in cui Enrico VIII non e' l'attempato despota sovrappeso della realta' ma un giovane re dal broncio sexy, circondato da  una ben poco realistica corte di sudditi degna delle passerelle di Dior,si prepara un nuovo successo di pubblico con l'anteprima mondiale(!) su Sky Cinema de "I Borgia" di Tom Fontana, risposta europea alla serie "The Borgias" di Neil Jordan, incentrata sulle "gesta" della tristemente nota famigliola.Ed e' questo che non comprendo;come, con tanti buoni esempi di vita che la Storia ci offre,il pubblico manifesti invece interesse proprio verso quei personaggi che spesso utilizzarono il proprio potere per scopi ben poco edificanti, appassionandosi in particolare agli aspetti piu' morbosi di queste misere vite,come testimonia il sottotitolo della serie sui Tudors,cioe' "Scandali a corte". Sembrerebbe quasi che molta gente, non contenta dei gossip e dei piccoli e grandi scandali odierni, rispolveri gli scheletri negli armadi dei "vip" d'antan per giustificare geneticamente la propria incontenibile tendenza al "ciattellaggio" :-)