Di tutto un po'......

giovedì 18 aprile 2019

Forse non tutti sanno che...

...l'annuale mattanza di agnelli e capretti, tradizione della Pasqua cristiana, di cristiano ha in realtà ben poco anche nel senso letterale del termine.
Infatti in Esodo 13:13 i primogeniti di pecore e capri( non ancora evangelicamente divisi) sono il "riscatto" per i figli primogeniti che Moloc(sì, proprio quello di Cabiria)e altri dei pretendevano in sacrificio dai loro adepti. Ciò contribuisce a giustificare  la quieta rassegnazione con cui Abramo accetta di immolare Isacco:una simile richiesta, nonostante la legge ebraica del riscatto, non è comunque estranea alla concezione religiosa dell'epoca, in cui la divinità andava blandita col sangue per ottenere benefici o anche solo evitare sciagure. Sangue ovino sparso sugli altari per espiare i peccati, fino all'avvento dell' Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo, cioè il primogenito di Dio fattosi agnello per essere immolato e saldare ogni riscatto dovuto.
Perseverare con il sacrificio di agnelli e capretti significa dunque ignorare il passaggio dalla sudditanza all'amicizia con Dio, cioè il senso stesso della Pasqua che significa appunto passaggio.
Quindi, a meno che non si voglia celebrare la festa delle Capanne o la fuga dall'Egitto(in quel caso però la ciccia andrebbe sull'altare con gli incensi, non al forno con patate), meglio incontrare l'Agnello nell'Eucarestia pasquale e lasciare gli altri agnelli a crescere con le loro mamme.


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