Di tutto un po'......

lunedì 14 ottobre 2019

JOKER

Se proprio devo avere un passato, preferisco avere più opzioni possibili dice il Joker, e quella del controverso film di Todd Phillips è l'ultima opzione alternativa alla più classica della rapina finita nel tuffo chimico.
La verità non sta in nessuna di esse, bensì nell'attitudine stessa del personaggio alla mistificazione di sé, unita all'iconica risata che si spinge e spinge fino al limite, infischiandosene pure della morte per corrompere la giustizia in violenza (vd.lo scontro con Batman ne Il ritorno del cavaliere oscuro di Frank Miller);infine nel "superpotere" di trascinare le folle manipolandone reazioni ed emozioni fino ad annullarne la coscienza. Identikit neanche troppo velato del Male archetipico, avversario naturale del Bene archetipico impersonato da Batman, depositario di un'investitura a cui sacrifica tutto nonostante tutto. Dualismo di stampo ottocentesco (Dracula- Van Helsing... Victor Frankeinstein-Dio) ormai sostituito da una visione più fluida in cui persino il diavolo della serie Lucifer va in terapia per risolvere i conflitti che lo rendono infelice, proprio come farebbe un umano, perché un umano si può comprendere, per quanto folli siano le sue motivazioni. E' il Male senza causa che, pur nella sua lucida evidenza (Certi uomini vogliono solo veder bruciare il mondo ammette dolente Alfred ne Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan) si deve addomesticare alla sociologia e alla psicoanalisi (nel film di Todd Phillips) o al romanticismo (in Suicide Squad) per essere accettato, nell'illusione di poterlo gestire, persino conquistare con la mente o col cuore. E questo il Joker lo sa bene quando nel burtoniano Batman allarga il sorriso di Jack Nicholson nella beffarda domanda: Hai mai danzato col diavolo nel pallido plenilunio?
                                   
 

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