Di tutto un po'......

venerdì 24 giugno 2022

Mia and me and Klimt

 Sogno o fantasia, inganno o verità, o forse solo un'altra faccia della realtà... recita la sigla iniziale di Mia and me, fortunata serie italo-tedesca-olandese-canadese andata recentemente in onda su RaiYoyo in tre stagioni. O anche l'universo di Gustav Klimt aggiungerei, dato che l'impronta iconografica dell'artista austriaco pervade l'intera saga, sia quando la giovane protagonista si trova nel mondo reale (nella sua camera c'è un poster del famoso Bacio), sia quando un libro di fiabe lasciatole in eredità dal padre la porta a Centopia,un luogo meraviglioso popolato da elfi, pan e unicorni, che Mia dovrà difendere dalle insidie di Distopia con l'aiuto del principe degli elfi Mo e di Yuko, tenera e coraggiosa ma al tempo stesso gelosissima della simpatia che il suo principe prova per Mia versione elfa. Se il terzetto può ricordare Trilly-Peter Pan-Wendy, i richiami letterari finiscono qui, infatti il libro magico è molto diverso da La storia infinita perché contiene solo rune che vengono "scannerizzate" dalla pietra nel bracciale di Mia permettendole così di raggiungere Centopia, per poi trasformarsi in un'illustrazione delle avventure appena vissute al suo ritorno nella realtà. In pratica il libro è un'opera d'arte in cui i simboli introducono l'osservatore nel mondo dell'artista, non dissimile dalle altre opere di Klimt, anch'esse disseminate delle stesse "rune" che accompagnano Mia anche a Centopia ornando prati, alberi, rocce e persino il manto degli unicorni come i preziosi gioielli che l'artista amava progettare. E in gioiello si trasforma la farfalla dell'amicizia che Mia riceve in dono a Centopia e che, proprio come il bracciale, l'accompagna in entrambi i mondi legandosi al libro in un unico strumento di comprensione simbolica di un'opera che la protagonista, ragazza indipendente (la prima password richiesta dal bracciale è il motto Io sono Mia), contribuisce a creare pagina dopo pagina ridisegnando icone. Così scopriamo chi sta aspettando l'elegante signora de L'attesa; è la regina degli elfi Mayla che attende il suo Raynor, sempre indaffarato a rimediare ai disastri di Phuddle. Smascheriamo due signorine apparentemente innocenti, l' Emilie Floge e Igea, dea della salute, che in realtà si rivelano essere la perfida regina di Distopia Phantea e il suo generale Gargona, appunto più gorgone che guaritrice, esattamente come le più inquietanti "sorelline" ne Il fregio di Beethoven. Conosciamo le misteriose ninfe di Klimt chiamandole per nome; sono Yuko, Lasita, Xolana, Kuki, Lola e la stessa Mia, che sfoggia i medesimi preziosi ornamenti nella chioma di un bel rosa acceso abbinato all'abito da elfa. Il suo rosa e quello di pochi altri è forse l'unica licenza artistica nel cromatismo klimtiano dei personaggi, che va dal blu al rosso all'arancione a verde con l'oro come elemento dominante. Rosso è il principe Mo, amore ideale della quattordicenne Mia prima che la ragazza incontri nel giovane Mario un sentimento meno fiabesco ma più concreto. Centopia tuttavia non smetterà di chiamarla per coinvolgerla in nuove avventure, sempre attraverso le rune che anche Sara, amica non vedente della protagonista, imparerà a "leggere" con le dita,tanto da poter raggiungere Mia per aiutarla contro Gargona, accorgendosi con stupore di aver riacquistato la vista in quello strano mondo. Una vista capace di andare oltre la tela e di raggiungere, attraverso l'interpretazione dei simboli, quella visione che troppo spesso sfuma, anche fra i critici più scrupolosi,in una didascalica miopia. Prendiamo dunque per mano i nostri bimbi e lasciamoci guidare dalla loro vista per i boschi e le brughiere di Centopia, fino al cratere degli elfi, dove proprio ora.......

 

                                                           MIA E LE NINFE DI KLIMT
                             "IL BACIO" CHE MIA HA IN CAMERA SUA, E MO CON YUKO
                                       "L'ATTESA" DI KLIMT E MAYLA CON RAYNOR
"EMILIE FLOGE" E PHANTEA, "IGEA"-"IL FREGIO DI BEETHOVEN" E GARGONA

    LE RUNE CHE SI ILLUMINANO NEL LIBRO, PRESENTI OVUNQUE A CENTOPIA

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